come vento tra le fronde...

Luigi Salustri

22.02.2016 19:09
 

 

SE  L’OMO  S’ACCORGESSE

Vojo restà ‘na notte in un cantone,

smorzà le lampadine de la tera,

l’inzegne luminose de la sera,

fino a soffià a quell’urtimo lampione.

Trovà , co ‘n espediente, la magnera

de spegne, interamente, co ‘n bottone,

qualunque strada accesa o abbitazione

che acceca ogni bellezza più sincera.

Così sarà possibile, ner vento,

arzanno l’occhi ar cielo,intrattenesse

a chiacchierà co’ tutto er firmamento.

Ariscoprì, de certo, l’interesse

de stà a contà le stelle, cento a cento

ed esclamà: “se l’omo s’accorgesse”…!

 

*****

 

UN’ORA SENZA ETA’

Per noi vagabondi

tra passato e futuro,

un attimo è nulla!

Quest’attimo impercettibile

che rasenta la vita

e si fa storia

nell’eterna memoria dell’uomo,

non una volta si dilegua in silenzio.

E’ tra questi logori, invisibili.

Infinitesimi spazi

che raccolgo l’essenza

tra ciò che resta d’ un ormai già preso

e ciò che forse non sarà mai più.

Sempre disfatto da accorati rimorsi,

da agitati presentimenti,

nel saliscendi

di risorte nostalgie

e di tese speranze,

resisto peregrino,

in una terra impaziente,

affamata, esausta,

nella difficile,

costretta attesa

d’un tempo senza età!

 

******

 

SENZA  ORMEGGI

Gelida sera sul porto,

vado così,

senza ormeggi,

al vento freddo di tramontana

come una barca dispersa

e la banchina mi butta addosso

viva spuma di mare.

Ecco,

io mi ridesto e cerco

nel cielo di madreperla

un raggio d’amore

che abbracci insieme

gli affanni della terra

e le mie pene.

 

 

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